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de-magistris

…così citavano i suoi manifesti, nel 2011: Luigi de Magistris sindaco di Napoli: una garanzia per il cambiamento.

E’ di oggi la notizia che il comune si appresta a varare un piano anti deficit aumentando al massimo consentito le aliquote su IMU e IRPEF, dismettendo immobili e con tagli alla spesa. Di certo ci sono solo le tasse, perché i tagli alla spesa… sappiamo come li fanno, ci rimetterà forse qualche dipendente delle partecipate, qualche dirigente rinuncerà temporaneamente ai premi di produttività (sai che produttività??) ma forse poi glieli pagheranno più in là, gli oltre 13.000 nuovi assunti dal comune resteranno tranquillamente ai loro posti, e usciranno i soliti 5-10 milioni di euro per cose tipo la CoppaAmerica. Tutto questo con 1600 milioni di euro di debito, da ripianare in almeno 10 anni, se non si fa bancarotta prima.

Le promesse elettorali:

20 Maggio 2011. De Magistris, nel corso di un confronto televisivo con Gianni Lettieri  sull’emittente napoletana Canale 34, si impegnava – nel caso in cui sarebbe diventato sindaco – a portare la differenziata porta a porta al 70% entro Natale (2011) seguendo l’esempio di Torino.

ad oggi siamo al 20-25% dei rifiuti totali; però anche per quel 25% non ci sono impianti di compostaggio (ma il Sindaco ha promesso di costruirne uno… hahaha!! 🙂 ) .

Così, dato che siamo di nuovo in emergenza rifiuti (gennaio 2013), sono raddoppiati i carichi verso l’Olanda passando a due navi a settimana (costi “presunti” trapelati da fonti olandesi: 110 euro a tonnellata per circa 200.000 tonnellate annue fino ad ora, quindi 22 milioni di euro l’anno, e adesso raddoppiati…). Il termovalorizzatore di Acerra, la creatura di Bassolino che il Super Sindaco De magistris voleva chiudere definitivamente, invece sta per essere fermato per lavori di manutenzione, previsti a febbraio, e questo peggiorerà una situazione già pessima.

…probabilmente una parte di quei 1600 milioni di € di debito del comune sono colpa della gestione dei rifiuti… forse un’altra parte rilevante è dovuta all’organizzazione della Coppa America, che ci costa tuttora il mantenimento di una società appositamente costituita con tanto di amministratore strapagato (per lavorare un mese l’anno?). Considerando che, a memoria, una Relazione sulla verifica amministrativo-contabile al Comune di Napoli, eseguita dai funzionari del ministero dell’Economia, per il periodo 2007-2010 parlava di un disavanzo di circa 850 milioni di euro cui fare fronte… si va bene, la crisi, i rifiuti, il costo ulteriore delle  azioni esecutive da parte dei creditori degli ultimi anni, gli interessi, le spese legali… ma (sempre secondo me)… sarebbe stato proprio difficile trovare un altro sindaco che facesse peggio… manco Fiorito-Batman riusciva a bruciare 750 milioni di euro in due anni e mezzo…