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Il primo intervento del Governo Monti è stato annunciato ieri sera; una manovra da 30 miliardi, di cui 12-13 di tagli alla spesa pubblica tra pensioni, regioni provincie e comuni, e 17-18 miliardi di nuove tasse: torna l’ICI sulla prima casa, progressivamente più alta per chi ha più case, e aumento delle rendite catastali. Non aumentano le aliquote IRPEF, ma sono previste tasse sui beni di lusso come barche superiori ai 10 metri, auto di potenza superiore a 170cv 170Kw (cioè circa 220cv), aerei ed elicotteri privati. Bolli su depositi titoli, polizze assicurative e fondi comuni. E soprattutto la riforma previdenziale, che elimina le pensioni di anzianità, il meccanismo sarà di tipo “contributivo” per tutti, e l’età minima arriva a 66 anni per gli uomini e 62 per le donne, oppure 42 anni e un mese di contributi o 41 e un  mese per le donne.  E poi nuovo limite per l’uso di contante fissato a 1000 euro.

Tutte cose che andavano fatte, per forza. Solo i sindacati (stavolta uniti) protestano per le pensioni… veramente gente coi paraorecchi… comunque, giorni fa ho sentito Bertinotti parlare in una trasmissione, e la cosa singolare che ha detto è che secondo lui lo sbaglio è puntare al pareggio di bilancio. Secondo le sue teorie bisognerebbe finanziare il “sociale” con più soldi pubblici (a debito)… ma forse non ho capito bene. Non è facile da capire Bertinotti quando parla. Però è sempre molto lucido e coerente… 🙂 continuo a pensare che non a caso è fallito il comunismo.