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In questa guida conosceremo BitTorrent, un potente sistema di scambio file che consente di scaricare facilmente musica, film e telefilm ad altissima qualità, con velocità di download molto sostenute e senza dover attendere interminabili code…

Volendo banalizzare al massimo e commettendo un’altrimenti imperdonabile imprecisione tecnica, si pensi a BitTorrent come una versione potenziata di eMule. Sebbene si tratti si strumenti ben distinti e sviluppati da team completamente diversi, anche in questo caso siamo di fronte ad un sistema che consente di scaricare file condivisi da altri utenti in modo decentralizzato e mettere a disposizione i propri con paradigma peer-to-peer (“da pari a pari”).

Con il termine BitTorrent ci si può riferire sia ad uno specifico programma, sia ad un “protocollo”, cioè un insieme di algoritmi e regole con cui è standardizzata la comunicazione.

Partiamo proprio da quest’ultimo significato. Il protocollo BitTorrent è stato ideato da un programmatore di nome Bram Cohen e lanciato durante l’estate del 2001. Inizialmente, era studiato per rendere disponibili via Internet file di grosse dimensioni senza dover affrontare le alte spese di banda e server necessari a sostenere il carico di migliaia di utenti collegati contemporaneamente. L’idea è che ogni client in fase di download si impegni anche a ridistribuire quanto ha già ricevuto agli altri utenti intenti a trasferire lo stesso file.

Per partecipare ad uno di questi “gruppi di download”, che comunicano fra loro proprio grazie alla “lingua” BitTorrent, è necessario un programma apposito, denominato “client BitTorrent”. Il primo client è stato realizzato dallo stesso Cohen e porta il nome dell’omonimo protocollo che è chiamato a gestire. Ma non si tratta dell’unico software in grado di fornire l’accesso al network BitTorrent: qualsiasi applicativo in grado di parlare BitTorrent-ese è infatti adatto allo scopo.

Nel corso degli anni, il popolo della rete ha intuito la versatilità dello strumento e BitTorrent è divenuto rapidamente la piattaforma di filesharing più usata, capace di generare da sola oltre il 35% di tutto il traffico in circolazione su Internet.

Niente ricerca integrata: Uno dei (pochi, ma gravi) aspetti negativi del sistema BitTorrent è l’assenza di un motore di ricerca integrato: non è quindi possibile cercare direttamente i file di proprio interesse come avviene invece su eMule.

Esistono invece siti web dedicati a tale attività, che si occupano di catalogare e rendere disponibile il materiale, offrendo a propria volta un motore di ricerca interno.

Come scaricare:

Lo scaricamento di file da BitTorrent avviene in due fasi. In prima battuta, è necessario “agganciare” il materiale di proprio interesse percorrendo una delle due strade disponibili. La prima alternativa, quella più “classica”, consiste nell’ottenere un piccolo file “di servizio”, chiamato appunto Torrent. Si tratta di un documento da poche centinaia di kilobyte che contiene solamente le informazioni tecniche necessarie a stabilire la comunicazione fra i vari client. La seconda strada, più recente, è quella di utilizzare uno speciale collegamento chiamato magnet link, il quale svolge un compito del tutto analogo al file torrent.

Una volta ottenuta una di queste informazioni (ad esempio, visitando uno dei già citati siti dedicati, oppure tramite una e-mail), è necessario passarla al client BitTorrent: se stiamo utilizzando un magnet link, questo significa cliccare semplicemente l’URL in questione, mentre, per i file torrent, l’operazione è del tutto analoga a quella che svolgiamo per aprire documento di testo con Microsoft Word.

A questo punto non vedremo però una grigia carta intestata, ma bensì la lista dei file che stiamo per scaricare. Sarà sufficiente stabilire la posizione su disco fisso in cui archiviare i bit, avviare l’operazione ed attendere.

Implicazioni legali:

Come tutti gli strumenti di filesharing, anche quando si utilizza BitTorrent è importante tenere bene a mente le normative vigenti in materia di tutela del diritto d’autore: come regolato dalla legge 22 aprile 1941, n.633, scaricare e condividere opere protette da copyright senza detenerne i diritti sono azioni punibili in ambito civile e penale.

Questo non significa che installare o utilizzare BitTorrent sia di per sé illegale: è però importante scaricare opere di pubblico dominio, oppure distribuite con licenze libere o, ancora, quelle per cui i diritti siano ormai scaduti: ciò si verifica dopo 70 anni dalla morte dell’autore.

Il mondo BitTorrent è ricco di una serie di termini specifici. Conoscerli aiuta a migliorare la comprensione della guida ed ottenere i risultati migliori.

Molti li abbiamo già accennati, ma vediamo comunque di schematizzarli:

Torrent

Il file Torrent è il documento da poche centinaia di kilobyte che consente di avviare il download dei file veri e propri. Solitamente, si scarica da web mediante il navigatore, e si apre con il client BitTorrent. L’estensione di questi file è .torrent.

Magnet link

I “collegamenti magnetici” sono l’alternativa più moderna al file torrent. Un tipico magnet link ha un aspetto simile a questo:

magnet:?xt=urn:btih:4af6fb7cbfb8771f98a92302693b31e863b89d3e&dn=Ubuntu+10.10+amd64

Similmente ai torrent, l’unico scopo di questi link è quello di consentire ai client BitTorrent di “agganciare” gli altri utenti che possiedono il materiale in questione e dare il via al trasferimento.

Server

È utilizzato come sinonimo di “Tracker”.

Tracker

Il tracker è quel server che coordina l’attività dei vari peer interessati a scaricare un medesimo file, fornendo ad ogni client le informazioni necessarie per raggiungere gli altri.

Da notare che, molto spesso, si tende a confondere il tracker con il sito web (denominato Indice) che fornisce il Torrent: se in molte circostanze questo è corretto, è sicuramente possibile che un portale si limiti a ridistribuire Torrent che utilizzano in realtà tracker gestiti da terzi.

Tracker privato

Sebbene i principali tracker siano pubblici, ve ne sono alcuni denominati “privati”: per accedere a tali servizi è, generalmente, necessario registrarsi. Le registrazioni vengono aperte solo di quando in quando, o consentite tramite un sistema ad invito.

Indice

I siti web che catalogano i vari Torrent e li mettono a disposizione degli utenti sono denominati Indici. Di nuovo, non vanno confusi con i Tracker, sebbene alcuni indici offrano anche questa funzione.

Seeder

Un utente che dispone di un determinato file nella sua interezza è denominato “seeder” per quel file. Inizialmente vi sarà ovviamente un solo seeder, ma, mano a mano che il file verrà diffuso, il numero crescerà. Ricordate bene questo termine: per ottenere le velocità migliori, bisognerà andare a caccia del file con il numero di “seeder” più alto possibile.

Leecher

Un utente che stia attualmente scaricando un determinato contenuto ma non l’abbia ancora concluso, è chiamato “leecher”. Per quanto detto poco fa, un leecher che concluda completamente il trasferimento dei file elencati in un determinato Torrent diviene automaticamente “seeder” per quel Torrent. Da precisare che il termine potrebbe essere utilizzato anche in modo dispregiativo, per indicare gli utenti che rimuovono il file dalla condivisione subito dopo aver ultimato il download.

Rete DHT

È un acronimo per Distributed hash tables, ovvero Tabelle di hash distribuite. Si tratta di un sistema che consente ai client di auto-organizzare i trasferimenti, anche in assenza di un Tracker centrale.

Peer

Ogni utente che sta condividendo oppure scaricando un file è detto “peer”, cioè “un paritario”. Sia Seeder che Leecher sono tutti peer.

Swarm

L’insieme di tutti i peer collegati fra loro per un determinato contenuto costituiscono uno “swarm” (“sciame”). Potete pensarlo come sinonimo di “gruppo di client”. Scaricare più file in parallelo significa far parte di più swarm contemporaneamente, ma non c’è nulla di male!

Client BitTorrent

A seconda del contesto, con il termine si identifica o un programma in grado di scambiare dati sfruttando il protocollo BitTorrent, oppure un utente attualmente collegato come peer ad un determinato swarm.

Io uso ad esempio uTorrent (http://www.utorrent.com/intl/it/?client=utorrent2210) come software per scaricare i files Torrent, è in italiano e funziona bene. Ma in giro se ne trovano tantissimi, basta cercare “client torrent” con google…