Adoro il Natale.
In questo periodo mi sento veramente me stesso.
Privo di armature o finzioni sociali, mi rivolgo al mondo con l’innocenza e la spontaneetà
di un bambino.
A dire il vero lo stesso effetto me lo fanno i pranzi con i miei due migliori amici.
In quell’occasione posso dire di essere veramente Antonio, e non l’immagine che di me ha il mondo.
Posso definirmi un uomo fortunato.
Per me Natale arriva almeno due volte al mese
anche questo natale è passato e con lui un altro anno …
è tempo di bilanci….oggi ,dopo tanti Natali , probabilmente ho ritrovato me stesso.
Ormai ,da almeno 7 anni ,avevo perso di mira il vero senso delle cose e vivevo solo
in funzione de quello che credevo fosse diventata la ragione della mia vita,il lavoro.
Fare un lavoro che ti piace è pericoloso perchè si finisce col farlo diventare un’estensione del
proprio io…e questo mina le cose veramente importanti della vita di un essere umano e gli fa
credere che l’universo intero ruoti intorno al suo lavoro.
La tua compagna(o compagno, a seconda dei casi),i tuoi figli, i tuoi amici sono la vera essenza della
vita e quelo che ognumo di noi da e riceve dai suoi affetti più cari rendono un uomo se stesso….
il lavoro serve a vevere e non va confuso con la vita stessa.
Caro Antonio, hai fatto una bellissima riflessione: gli affetti veri sono l’unica cosa che veramente che conti nella vita!Fare un lavoro che appaghi é una vera fortuna, un dono che conosco bene perché é capitato anche a me:l’importante é sapere e capire come come hai fatto tu, che non é il valore fondamentale per cui vivere..Attraverso il lavoro si instauranao tante relazioni utili e a volte gradevoli: ma quante volte bisogna fingere o recitare una parte..perché sempre lavoro é!!Invece con le persone che davvero stanno nel nostro cuore si può essere sempre se stessi, perché loro fanno parte di noi, senza calcoli e ragionamenti preventivi..Il lavoro é una parte importante della nostra vita, ma, come sanamente consideri tu, non é la vita vera, bensì un teatro cui siamo chiamati a partecipare ogni giorno, sottoponendoci al giudizio altrui. Allora evviva l’Amore autentico, i bimbi che piangono e ridono in maniera assolutamente spontanea, gli amici veri con i quali si può dire di tutto( sono pochi, ma importantissimi),e l’entusiasmo di gioire come bambini perché é Natale e le città si colorano di festa…Felice anno a te e a tutta la tua splendida famiglia!!!!!
Adoro il Natale.
In questo periodo mi sento veramente me stesso.
Privo di armature o finzioni sociali, mi rivolgo al mondo con l’innocenza e la spontaneetà
di un bambino.
A dire il vero lo stesso effetto me lo fanno i pranzi con i miei due migliori amici.
In quell’occasione posso dire di essere veramente Antonio, e non l’immagine che di me ha il mondo.
Posso definirmi un uomo fortunato.
Per me Natale arriva almeno due volte al mese
viva viva il primo Natale di Giulianinooooo!!!!!
anche questo natale è passato e con lui un altro anno …
è tempo di bilanci….oggi ,dopo tanti Natali , probabilmente ho ritrovato me stesso.
Ormai ,da almeno 7 anni ,avevo perso di mira il vero senso delle cose e vivevo solo
in funzione de quello che credevo fosse diventata la ragione della mia vita,il lavoro.
Fare un lavoro che ti piace è pericoloso perchè si finisce col farlo diventare un’estensione del
proprio io…e questo mina le cose veramente importanti della vita di un essere umano e gli fa
credere che l’universo intero ruoti intorno al suo lavoro.
La tua compagna(o compagno, a seconda dei casi),i tuoi figli, i tuoi amici sono la vera essenza della
vita e quelo che ognumo di noi da e riceve dai suoi affetti più cari rendono un uomo se stesso….
il lavoro serve a vevere e non va confuso con la vita stessa.
Caro Antonio, hai fatto una bellissima riflessione: gli affetti veri sono l’unica cosa che veramente che conti nella vita!Fare un lavoro che appaghi é una vera fortuna, un dono che conosco bene perché é capitato anche a me:l’importante é sapere e capire come come hai fatto tu, che non é il valore fondamentale per cui vivere..Attraverso il lavoro si instauranao tante relazioni utili e a volte gradevoli: ma quante volte bisogna fingere o recitare una parte..perché sempre lavoro é!!Invece con le persone che davvero stanno nel nostro cuore si può essere sempre se stessi, perché loro fanno parte di noi, senza calcoli e ragionamenti preventivi..Il lavoro é una parte importante della nostra vita, ma, come sanamente consideri tu, non é la vita vera, bensì un teatro cui siamo chiamati a partecipare ogni giorno, sottoponendoci al giudizio altrui. Allora evviva l’Amore autentico, i bimbi che piangono e ridono in maniera assolutamente spontanea, gli amici veri con i quali si può dire di tutto( sono pochi, ma importantissimi),e l’entusiasmo di gioire come bambini perché é Natale e le città si colorano di festa…Felice anno a te e a tutta la tua splendida famiglia!!!!!