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Ivan Basso ha vinto il Giro d’Italia 2010. Il corridore della Liquigas ha conservato la maglia rosa al termine dell’ultima tappa, la cronometro di Verona con un vantaggio in Generale di 1’51” su Arroyo e 2’37” sul compagno di squadra Nibali. La tappa è andata allo svedese Larsson della Saxo Bank che ha fermato il tempo a 20’19”.E cosi il re è tornato ed ha vinto il suo secondo Giro, dopo la vittoria del 2006 e la lunga squalifica, dimostrando a tutti che è un campione, capace di rialzare la testa e riuscire ove altri hanno gettato la spugna. L’Italia ritrova un campione, uno che è in grado di vicere tutto, compreso il tour de France, staccando gli avversari in montagna e ben figurando anche nelle cronometro. Il giro è stato deciso sul terribile Zoncolan, dove ha vinto il varesino, staccando tutti gli altri. Tappa di L’Aquila a parte, la sua Liquigas ha dominato la scena facendo fare corsa parallela a lui e Nibali, straordinarie punte di diamante di una squadra fortissima. Decisamente la più organizzata tra le 22 che hanno preso il via tre settimane fa da Amsterdam. Quattro anni dopo, Basso sullo Zoncolan era tornato a vincere una tappa al Giro d’Italia; grande l’emozione. Grandissima. Mai però come quella provata a Verona quando – nella città che fu di Giulietta e Romeo – viene ufficializzata la sua vittoria. Ancora, quattro anni dopo l’ultima volta. I due di squalifica per il suo coinvolgimento nell’Operacion Puerto sono ormai lontani: Basso è ora atleta diverso. A fare la differenza, in questo Giro d’Italia, più che le gambe sono state testa e cuore. Di un campione che l’Italia-bici non vedeva l’ora di riabbracciare…