Seleziona una pagina

Tramite un’operazione valutata complessivamente circa 8,5 miliardi di dollari, Microsoft ha annunciato martedì pomeriggio l’acquisizione di Skype, leader indiscusso della comunicazione Voice over IP (VoIP). Una volta concluso il consueto iter burocratico e legislativo previsto per le transazioni di questa portata, il colosso di Redmond potrà vantare il controllo pressoché completo del gruppo.

Gli osservatori sono rimasti disorientati dalla decisione. Non solo la cifra versata parrebbe essere sproporzionata (Skype ha un giro d’affari nettamente inferiore al miliardo di dollari l’anno e una profittabilità che si aggira attorno ai 300 milioni), ma Microsoft già dispone a portafoglio di numerose tecnologie analoghe, quali Windows Live Messenger per il pubblico consumer ed il corrispondente Microsoft Lync per il settore aziendale: la software house si ritrova quindi al controllo di prodotti direttamente concorrenti, in uno scenario che, come già visto, innalza vertiginosamente i costi di gestione senza portare a benefici realmente adeguati.

La mossa potrebbe essere stata dettata da necessità strategiche. Già da qualche tempo si mormorava infatti che anche Google e Facebook fossero in trattative per l’acquisto: con una valutazione economica tanto generosa, non è da escludere che l’obbiettivo del colosso sia stato proprio quello di impedire alle concorrenti di rafforzare ulteriormente la propria posizione tramite il controllo di un prodotto così popolare.

“Skype supporterà i dispositivi Microsoft come Xbox e Kinect, Windows Phone e tutti gli altri apparecchi” si legge nel comunicato stampa.

Dal canto proprio, il primo produttore di software al mondo si impegnerà per “connettere gli utenti Skype con le comunità di Lync, Outlook e Xbox Live”: l’azienda non esplicita però apertamente se questo significa che il neo-acquisito software sarà reso compatibile con la rete dei propri prodotti (e viceversa) oppure se si tratterà di un legame più blando.

Skype, lanciato nel 2003 dagli autori dell’allora celebre KaZaA, è stato in seguito acquistato da eBay per 3 miliardi di dollari. Nel 2009 però, il gruppo si è reso finalmente conto della scarsa integrabilità fra il programma ed il proprio core business (le vendite on-line fra terzi), disfandosene poco dopo per 1,9 miliardi appena.